È anche difficile individuare la sua fondazione e tutto ciò che lo circonda è una congettura. In realtà, l’eremo che oggi è aperto al culto e ospita la confraternita del Santo Entierro risale al XVIII secolo, poiché le cronache della città di Huelva dopo il terremoto di Lisbona del 1755 parlano delle poche modifiche apportate all’eremo. Possiamo quindi parlare dell’esistenza di due possibili edifici, diversi per epoca e stile.
È una piccola chiesa barocca a pianta rettangolare con un’unica navata e tre cappelle laterali. Fu costruita nel XV secolo sotto il patronato dell’apostolo Santiago. L’esterno è austero a causa della recente ricostruzione e delle diverse funzioni svolte nel corso della sua storia.
L’edificio attuale è costituito da una navata rettangolare a cui si accede tramite gradini che conducono al portale d’ingresso, che presenta un arco molto basso delimitato da due lesene laterali e da un frontone spezzato al centro del quale si trova un campanile con mensole laterali e sormontato da un frontone non sigillato. La navata centrale è racchiusa da un presbiterio piatto con una cripta quadrata nella zona presbiteriale con accesso a rampa, utilizzata come ultima dimora di Don Pedro de Guzmán y Quesada e della sua famiglia. La cappella principale doveva essere ricoperta da una pala d’altare in cui si suppone che compaiano le immagini di Santiago e di Nuestra Señora de la Soledad.
L’edificio è completato da tre cappelle laterali situate sulla parete sinistra della chiesa. Il sistema di illuminazione di questa chiesa era garantito da oculi situati nella zona d’ingresso e sulla porta dell’edificio stesso.
Nel corso dei secoli, l’eremo di La Soledad ha avuto usi diversi. Ha avuto l’onore di essere, a partire dal XVII secolo, la sede della Cattedra di Latinità e Grammatica, creata da Don Diego de Guzmán y Quesada.
Nel corso dei secoli, l’eremo di La Soledad ha avuto usi diversi. Ha avuto l’onore di essere, a partire dal XVII secolo, la sede della Cattedra di Latinità e Grammatica, creata da Don Diego de Guzmán y Quesada.
Nel 1854 l’edificio divenne un ospedale. Più tardi, intorno al 1869, l’edificio divenne proprietà del Comune, dopodiché fu abbandonato fino al 1880, quando fu creata una scuola cristiana, i cui lavori durarono da quello stesso anno fino al 1885. Anni dopo, la destinazione d’uso della cappella passò da accademia e luogo di prova della banda municipale a rifugio per i passanti, finché all’inizio degli anni ’80, quando fu recuperata dal vescovado di Huelva, si giunse alla conclusione di demolirla interamente a causa dello stato di abbandono in cui si trovava, proposta che fu criticata dalla città, grazie alla quale si conservò quella che è senza dubbio una delle chiese più antiche della città.
La ristrutturazione è iniziata nel 1992. Oggi è la sede della Hermandad del Santo Entierro, che ospita in questo edificio le sue sculture processionali, tra cui il Cristo Yacente, la cui testa risale a prima del 1936, la Virgen de las Angustias (1958) e la Virgen de la Soledad (1944), sculture dello scultore León Ortega.
Può essere visitato:
Dal lunedì al venerdì dalle 18:30 alle 20:30.